Dove vengono ancora utilizzati l'aratro e l'erpice?
Seminativi
I seminativi in Tirolo hanno una lunga tradizione. Un tempo la coltivazione del grano, poi anche quella delle patate e del mais erano una parte importante dell'autosostentamento degli agricoltori. Fino all'inizio del XX secolo si coltivavano anche la canapa e il lino per altri utilizzi (ad esempio tessili). All'incirca dal 1960 la superficie coltivabile è diminuita sensibilmente a vantaggio dei prati da taglio e anche i rimanenti campi vengono spesso utilizzati per la coltivazione dei mangimi. La causa di questo fenomeno era da ricercare nella meccanizzazione dell'agricoltura europea e i conseguenti prezzi vantaggiosi dei prodotti agricoli, che, con un economico sistema dei trasporti erano acquistabili anche nelle Alpi senza problemi.
I campi "seminativi" comprendono i terreni coltivabili a frumento, patate, verdura e mangime. La maggior parte dei campi in Tirolo si trovano nella valle dell'Inn, in Val Pusteria, nella Valle della Drava e intorno a Bressanone. La coltivazione dei campi è quindi significativa ovunque le superfici di fondovalle un po' più ampie permettano una coltivazione meccanizzata. Per questo motivo la coltivazione dei campi si concentra sui territori che spesso solamente in un periodo relativamente tardo sono stati destinati a questo scopo, infatti solamente dopo la regolarizzazione dei corsi dei fiumi e la bonifica di zone paludose avvenute nel XIX e XX secolo.
Un'eccezione è rappresentata dalle regioni, il cui clima favorevole aveva reso utilizzabili i costoni delle vallate per coltivazioni redditizie (vino e frutta). Nelle vicinanze delle città più grandi viene coltivata molta verdura. La quota maggiore di superficie agricola viene raggiunta nei tipici "comuni di fondovalle", che non possiedono o possiedono solo in parte superfici agricole sui pendii o in alta quota (ad esempio Thaur, Rum, Kematen). In quota o sui costoni delle vallate non si esercita alcun tipo di agricoltura