Galleria fotografica »Goriška«
La regione statistica Goriziano Sloveno, il cui confine principale è l'Italia, si presenta come un paese molto vario, con notevoli punti di interesse geografico e naturalistico. È proprio tra le Alpi Giulie che sorgono i monti più alti della Slovenia, il Monte Triglav (o Monte Tricorno, 2864m) e molte altre vette (Mangart, 2679m; Kanin o Monte Canin, 2587; Krn, 2244m, ecc..). Tra il 1976 e il 1998 questo territorio tremato sotto numerose scosse telluriche. Nelle pittoresche valli, in direzione del fiume Isonzo (Soča), il meraviglioso fiume color smeraldo che con il suo corso sinuoso si dirama tra ampi prati e strette gole, scorrono i suoi numerosi affluenti: Coritenza, Boka, Nadiza, Bača e Idrica. L'aspetto glaciale del suo corso superiore è considerato patrimonio nazionale per lo splendore e la purezza che dona al paesaggio circostante, sebbene a metà del suo corso sia più volte interrotto; esso termina il suo corso nel Mare Adriatico (cfr. Gorizia). Il ciclone Genova-Adriatico favorisce una grande quantità di precipitazioni annue, tra i 1500 e i 3000 mm nel cuore delle montagne, così che a Plezzo (Bovec) si toccano i 2750mm come media annuale. Tranne che sugli altipiani, i tiepidi venti estivi provenienti dalla costa mitigano le temperature delle valli alpine e donano al clima e al mondo vegetale caratteristiche del tutto mediterranee. In direzione sud si chiudono il massiccio dell'Idria (in slov. Idrijsko Hribovje) (Porezen: 1630m), un tempo uno dei luoghi più ricchi di mercurio della terra e la Selva di Tarnova (slov. Trnovski Gozd / 1000-1300m), una mezza montagna ricca di boschi e di macchie, considerata parte del Carso Alpino. Con i suoi 3500 mm di acqua e neve, questa è considerata una delle zone più umide della Slovenia e possiede un notevole valore naturalistico ed ecologico (per la flora e la fauna del luogo, cfr. Gorenjska). Scendendo, dietro quasi un chilometro di degradanti rocce scoscese, il cosiddetto giardino dell'Eden sloveno, ci si imbatte nelle regioni subtropicali della valle del Vipacco (45-300m), coltivate a frutteti e vigneti, dove si registrano la metà delle precipitazioni e un clima particolarmente secco durante i mesi estivi. Un particolare fenomeno climatico è la gelida bora invernale, un freddo e forte vento discendente. Ancora più a sud, proprio nel cuore della regione carsica, le grotte di Skocjan, lasciano attoniti i visitatori grazie alle loro curiose stalattiti e stalagmiti che costituiscono un vero e proprio monumento naturale protetto dall'UNESCO. Continua a leggere →