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Le diverse fasi della depurazione delle acque reflue

Per eliminare dalle acque reflue i materiali indesiderati nei moderni impianti di depurazione vengono impiegati diversi procedimenti: meccanico/fisico, biologico e chimico.

  1. Il trattamento meccanico rappresenta il primo stadio del processo depurativo e comprende la grigliatura, la dissabbiatura, la disoleazione e la sedimentazione primaria, processi che servono ad eliminare i materiali grossolani ed i materiali sabbiosi presenti nei liquami.
  2. I trattamenti biologici vengono impiegati sia nel secondo stadio del processo depurativo in depuratori comunali sia per l’abbattimento della carica batterica organica delle acque reflue durante la depurazione anaerobica. Attraverso processi di decomposizione microbiologica si cerca di mineralizzare completamente la materia organica dispersa nei liquami. Questi microrganismi (i più piccoli organismi viventi) si nutrono decomponendo le sostanze organiche, si riproducono e si depositano come fanghi attivi. È importante che il fango attivo sia costantemente ossigenato attraverso l’aggiunta di aria. Il grado di depurazione nella norma è pari al 90-95%.
  3. Si giunge alla depurazione totale, con il restante 5-10%, nella terza fase ovvero durante il procedimento chimico, nel corso del quale attraverso reazioni chimiche come l’ossidazione e la precipitazione si cerca prevalentemente di abbattere il fosforo e l’azoto.